Rune norrene significato: in questa guida troverai la risposta che cercavi sulle rune.
Le rune hanno un’origine che si perde nel tempo ma che segue una linea precisa.
L’alfabeto espresso attraverso simboli nasce nel mediterraneo, dal popolo fenicio che attraverso i loro scambi commerciali, giunsero in Italia contagiando le prime lingue italiche, tra cui l’oscura lingua osca, la quale avrebbe per prima coniato il termine “Italia”, e poi l’etrusco e, risalendo verso nord le lingue retiche e venetiche, la quali a loro volta entrarono in contatto con le lingue germaniche, parenti strette di quella norrena.
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È interessante far notare che alle due estremità di questa catena temporale e culturale stanno due popoli che avevano parecchio in comune, sia pure a latitudini molto diverse. Entrambi, fenici e norreni (o meglio Vichinghi) bramavano conoscere, creare colonie, trafficare, arricchirsi, grazie alle straordinarie capacità marinare di entrambi i popoli.
Nella mitologia norrena le rune, chiamate anche regen knurr ovvero originate dagli dei, come sistema di scrittura occupano una posizione centrale. Anzitutto la loro creazione è la più bella espressione di come il divino e il naturale possano congiungersi fin quasi a fondersi, e in effetti non è un caso che il termine runa significhi bisbigliare in segreto, suggerire o sussurrare all’orecchio, e questo non è forse un modo divino per comunicare?
Rune norrene significato nelle saghe
Nelle saghe norrene è celebre il momento della nascita delle rune. Odino, il più grande tra gli dei, sacrificò sé stesso per concedere la conoscenza agli uomini, e lo fece nel modo più emblematico: stette appeso a testa in giù dall’albero sacro, da Yggdrasill, per ben nove giorni e nove notti. Allo scadere di questo tempo le rune caddero dalla sua regale testa, e solo lui, l’Appeso divino per eccellenza, fu in grado per primo di conoscerne il significato e il suono. Fu una conoscenza che trasmise anzitutto a grandi figure come Vikti la maestra delle rune e ad altri stregoni e maghi, che impararono l’arte della divinazione proprio dal dio. Interpretare e scrutare cosa il Fato avesse in serbo per la persona era un assillo
costante per un norreno, per sua natura estremamente fatalista, pressato anche da una condizione generale non certo favorevole, e sempre alla ricerca di avventure che potessero portare qualcosa di positivo per sé e la sua famiglia. Le rune andavano interpretate con sensibilità e capacità di introspezione, ed era un’attività riservata a pochi, uomini o donne che fossero, rispettati e temuti nelle loro comunità, e a cui tutti si rivolgevano, dal più umile servo al potente nobile. Al Fato, al destino non ci si poteva opporre, e la conoscenza di quello che riservava il futuro era vitale, sempre nell’ambito delle cose sostanziali che una persona chiedeva ovvero protezione, e buona sorte, da sempre le condizioni essenziali per la propria esistenza. Le rune, costituite da pezzetti di legno circolari o da piccole pietre su cui poi venivano incise, dovevano essere consacrate e quindi attivate con il sangue del divinatore che scorreva nell’intarsio delle rune stesse.
Rune norrene significato – Nel momento divinatorio
Nel momento divinatorio esse venivano gettate per terra, e come cadevano e soprattutto come si accostavano tra di loro, faceva intuire quale sarebbe stato il quadro generale, i rischi e le opportunità che avrebbe incontrato la persona. Una sorta di orientamento di massima, che spesso non era così netto data la compresenza di più rune che tendevano magari a neutralizzarsi a vicenda. Il rito era altamente misterico e spesso oscuro agli occhi del profano, ma stava allo sciamano o alla profetessa fungere come dei ponti che mettevano in contatto i due mondi quello divino e quello umano: essi interpretavano il volere della persona espresso nel segreto del suo inconscio, legandolo a doppio filo con il volere del Fato.
La forma grafica dei simboli runici, chiara, lineare e semplice, rendevano le rune perfette per l’epigrafia, ovvero per la scrittura o per l’incisione su pietre, legno, metalli o altri materiali, e questo fu senz’altro un elemento che favorì la loro applicazione nella vita quotidiana dei norreni. Rune norrene significato..
Storicamente, anche se l’uso delle rune a scopo divinatorio tra le popolazioni germaniche era praticato già prima di Cristo, come ci ricorda lo storico romano Tacito, si fa partire ufficialmente l’esistenza delle rune dal II secolo d.C.. Nella loro costituzione originale sono nate come un insieme di 24 elementi e questo primo alfabeto simbolico che è anche il più famoso, è chiamato Futhark, dall’acronimo formato dalle prime sei rune dell’alfabeto stesso. il Futhark ebbe la sua massima espressione nel periodo che va dal 150 all’800 d.C.. A seguire abbiamo il Futhork, di origine anglosassone e composto da 39 rune,
databile dal 400 al 1100 d.C., e per ultimo lo Yunger Futhark di sole 16 rune utilizzato nel periodo che va dall’800 al 110 d.C..
Il Futhark
Il Futhark in particolare suddivide le 24 rune in tre famiglie chiamate aettir composte da otto rune ciascuna, e la prima di ogni famiglia è chiamata runa madre. In ordine sono:
- Nella prima aettir: Fehu, Uruz, Thurisaz, Ansuz, Raitho, Kenaz, Gebo e Wunjo.
- Nella seconda aettir: Hagalaz, Nauthiz, Isa, Iera, Perth, Eihwaz, Algiz e Sowilo.
- Nella terza aettir: Teivaz, Berkana, Ehvaz, Mannaz, Laguz, Ingvaz, Othila, e Dagaz.
Ogni runa ha in sé dei significati simbolici specifici, che in linea generale quando sono positivi spingono all’iniziativa, all’azione, a sconfiggere l’inerzia sia in caso estremo di guerra che più tranquillamente nelle questioni d’amore e famigliari, facendo presagire che tutto è a favore della persona, purchè il fine sia buono secondo la legge naturale e divina, altrimenti la divinazione non ha alcun effetto concreto. O al contrario, in caso di simboli negativi, la runa mette in guardia la persona dai rischi, dagli ostacoli, e dalle difficoltà che sorgeranno in caso di azione e invita ad astenersi o meglio ad abbandonare l’idea. Ma vi sono anche le rune che si presentano graficamente rovesciate rispetto all’originale e quindi esprimono un significato opposto. L’interpretazione delle rune, come detto
antichissima, univa il mistero al destino che si esprimeva in un solo gesto, un solo lancio di rune, che non dava possibilità di appello, e questo atto unico, in cui il Cielo attraverso il destino si esprimeva, incuteva rispetto, timore e tremore da parte della persona che si avvicinava a questa forma di divinazione. Erano in gioco le sorti di una persona, di una famiglia, di una comunità: partire o meno, combattere o evitare lo scontro, migrare verso l’ignoto cercando fortuna, pensare a nuovi raccolti, una stagione propizia e sufficiente per le proprie necessità, contrarre matrimonio, avere figli, incorrere in malattie o infine
affrontare la morte. Tutto era nelle mani del sacerdote che come un tramite o un medium, interpretava le risposte che sortivano dalle rune circa i cambiamenti e gli eventi che si sarebbero manifestati, risposte che pervenivano dal Fato se e come loro voleva manifestarle.
Rune norrene significato – le bind rune
Accanto alle rune tradizionali si sviluppò anche un particolare alfabeto formato dalle cosiddette Bind Rune, il cui significato è quello di legare insieme più rune nello stesso simbolo. Essendo rune più complesse formate da un minimo di due fino ad un massimo di cinque rune tradizionali avevano lo scopo di predire il futuro con una maggiore ampiezza e complessità di significati. Essendo il responso più articolato e ricco di sfumature era ancora più complesso il compito del sacerdote nella loro interpretazione.
Le rune hanno sempre esercitato un fascino quasi magnetico dalla loro comparsa ad oggi,
e sebbene oscurate e bollate come puerili forme pagane dal Cristianesimo trionfante anche in Scandinavia, specie nel medioevo, rimasero anche se spesso latenti nel cuore delle persone e nelle tradizioni popolari. In questo panorama di interesse mai venuto meno, va evidenziato quanto, nel secolo scorso, il nazionalsocialismo tedesco seppe farne un ottimo uso propagandistico, impiegandole ribaltando spesso il significato, come simboli
di rinascita dell’orgoglio tedesco, ferito dopo la resa della prima guerra mondiale, un orgoglio che esprimeva la superiorità della razza ariana attingendo dai loro antenati tutte le virtù di coraggio, onore, forza, sprezzo del pericolo e senso di comunità, che il mondo germanico e norreno esprimevano, e di cui le rune ne erano appunto il linguaggio espressivo.
Tra le rune composte possiamo trovate: il vegvisir, il valknut e Aegishjalmur.
LETTURE CONSIGLIATE
PRIMO LIBRO
Per scoprire il significato delle rune e delle bind rune consigliamo la lettura del libro: “Rune sussurri glaciali“, se clicchi sul link lo puoi vedere subito.
Questo è perfetto per chi è agli inizi nel mondo delle rune o ideale da regalare ad appassionati alle prime armi.
Invece per i più esperti lo consigliamo da collezionare, proprio perchè è l’unico che tratta il tema della bind rune.
SECONDO LIBRO
Altro libro che consigliamo è: “Vikings simboli norreni“, anche questo è una lettura insolita che tratta il tema della simbologia norrena, è l’unico libro in italiano che tratta il tema della simbologia vichinga.
Ottimo come idea regalo per chi è agli inizi oppure da collezione per i più esperti.